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Il cortile del
palazzo, sono ancora visibili i resti degli affreschi
monocromi dipinti dal Tempesta |
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Il Cortile
Anche se oggi rimangono solo flebili tracce, a causa dell'incuria e
della esposizione alle intemperie, i due grandi fregi monocromi
alti tre metri che decorano le facciate del cortile rendono
un'idea della grandiosità del ciclo dei dipinti del palazzo di
Bassano. Vi si riconoscono cavalcate trionfali con armati,
trofei e tubicini alla maniera dei rilievi classici e persino
una stilizzazione della chiesa di S. Sofia a Costantinopoli
voluta dall'imperatore Giustiniano, cui la nobile famiglia
proprietaria del Palazzo riconnetteva le proprie origini. Gli
affreschi sono opera di Antonio Tempesta che li ha realizzati
nel 1603.
L'Appartamento del Mastro di Casa
Le stanze del piano terra hanno sicuramente avuto utilizzi diversi
nel corso del tempo. Non si spiega infatti la presenza di volte
decorate con pregiati affreschi in luoghi tradizionalmente
destinati a cucine e dispense o riservati al personale di
servizio o come foresteria. Resta il fatto che nelle volte di
tre stanze, che dagli archivi risultano denominati del Mastro di
Casa, ovvero di colui che era il responsabile
dell'organizzazione cerimoniale della quotidianità domestica, si
trovano altrettanti affreschi. La loro datazione, seconda metà
del XVI secolo, è riferita alla proprietà degli Anguillara. I
soggetti riguardano "Tobia e Sara", "Adamo ed Eva" e un
"Sacrificio di Isacco" recentemente rinvenuto sotto un spesso
strato di nera fuliggine della cucina.
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Sara e
Tobia |
Adamo ed
Eva |
Il
sacrificio di Isacco |
Il Teatro
Alla fine del XVII secolo venne realizzato, in un grande
ambiente del piano terra, un piccolo ma elegante teatro ligneo

Il teatro del
Palazzo di Bassano
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