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Inserito tra le grottesche della sala
dell'Estate si trova lo stemma degli Anguillara-Cesi
(Anguille incrociate all'altezza del capo) intervallato con
la rosa degli Orsini |
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Gli Anguillara di Ceri, una nobile e potente
famiglia, acquisirono il feudo di Bassano nel 1363. A loro va il
merito di aver trasformato la Rocca medievale in elegante
residenza rinascimentale. Personaggio di spicco della famiglia
fu Lorenzo da Ceri, un acclamato capitano di ventura che
partecipò alla difesa di Roma durante il sacco dei
Lanzichenecchi nel 1527. Insieme al figlio Giampaolo condivise
molte battaglie e il tragico destino a breve distanza di tempo.
Giampaolo aveva solo una figlia femmina, Portia, perciò i beni
della famiglia passarono al fratellastro Lelio che, nonostante
due matrimoni, non ebbe figli. Lelio fece di Bassano la sua
residenza principale Alla sua morte, nel 1572, tutti i beni
della famiglia passarono alla nipote Portia. Quest’ultima ebbe
una vita profondamente travagliata, soprattutto a causa del
marito Paolo Emilio Cesi con cui contrasse un matrimonio che era
posto come condizione del lascito dello zio. Paolo Emilio era un
uomo senza scrupoli e senza risorse. Fu dedito quasi
esclusivamente allo sfruttamento dei beni della moglie. I due
ebbero un figlio, Andrea, che forse fu adottivo, considerata
anche l’età avanzata dei due coniugi. Portia frequentò spesso al
residenza di Bassano insieme al figlio anche se il feudo divenne
oggetto di un’aspra controversia con il ramo degli Anguillara di
Stabbia, che ne rivendicavano la proprietà. Nel suo testamento
scrisse che il feudo di Bassano sarebbe passato a Everso e
Flaminio di Stabbia in cambio di una ingente somma da versare al
figlio Andrea. Poiché gli Stabbia non disponevano di grandi
capitali, le proprietà furono vendute nel 1595 a Giuseppe
Giustiniani e il ricavato fu versato probabilmente ad Andrea.
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