Il Palazzo Farnese di Roma |
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Giacomo Mazzuoli |
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Storia |
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Tutto cominciò con il Cardinale Alessandro Farnese, futuro
Papa Paolo III, che nel 1495 acquistò il palazzo Ferriz e di
lì al 1512 divenne proprietario di tutta una serie di
particelle limitrofe fino a raggiungere l’intera superficie su
cui sorgerà l’intero corpo di fabbrica del Palazzo. Nel 1513
Antonio da Sangallo il Giovane ricevette l’incarico di
progettare il nuovo palazzo. Secondo il Vasari il cardinale
voleva due appartamenti per la residenza dei suoi due figli
Pierluigi e Ranuccio, il primo avrebbe dovuto abitare nella
parte anteriore e Ranuccio nella metà posteriore. Il Sangallo
si ispirò al modello di Palazzo Pitti a Firenze, un grande
cubo con un cortile al centro e sui quattro lati del cortile e
sui tre livelli dell’elevazione gallerie aperte mediante
arcate.
I lavori iniziarono nel 1514 e furono sicuramente interrotti
durante il sacco di Roma del 1527, ripresero nel 1541 con le
condizioni profondamente mutate, Alessandro non era più
cardinale ma Papa Paolo III ed il figlio Ranuccio era morto e
quindi la suddivisione originaria in due appartamenti non era
più necessaria, poi si trattava ora di edificare la residenza
di un papa e non più di un semplice cardinale.
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Stemma di Papa Paolo III opera di Michelangelo |
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Il Sangallo operò delle varianti, la più notevole delle quali
è sicuramente lo spostamento di una scala con la relativa
liberazione di un vasto ambiente che diverrà la monumentale sala
d’Ercole, alta due piani. Davanti al Palazzo iniziò a prendere
forma una grande piazza che gli conferì una notevole maestà e che
nel 1544 fu completamente pavimentata a mattoni. Poi nel 1546
morì il Sangallo, lasciando i lavori del corpo di fabbrica della
facciata in uno stadio piuttosto avanzato. I lavori dalla parte
del cortile erano invece in una fase molto più arretrata.
L’incarico per portare a termine il Palazzo fu affidato al grande
Michelangelo che naturalmente volle lasciare la sua impronta
nella realizzazione dell’opera, a cominciare dalla cornice di
coronamento della facciata , per poi modificare la forma della
finestra del balcone al centro ed infine disegnare il bellissimo
stemma con le armi del papa che prelude alle invenzioni più
originali del manierismo e del barocco. Il grande artista volle
modificare profondamente anche la struttura del cortile che il
Sangallo aveva previsto con una elevazione uniforme di arcate su
tre livelli. Michelangelo trattò ogni livello in maniera diversa
conferendo notevole originalità allo spazio aperto. Michelangelo
aveva anche altre grandi ed ambiziose idee che riguardavano la
facciata posteriore del palazzo ed intendeva realizzare un ponte
sul Tevere che avrebbe collegato la struttura ai giardini Farnese
a Trastevere, insomma un’opera grandiosa e degna di un grande
papa.
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La facciata di palazzo Farnese vista dal
cortile |
Ma la morte di Paolo III, avvenuta
nel 1549, portò ad una lunga interruzione dei lavori causata
soprattutto dalla scarsa disponibilità di denaro dei suoi eredi.
Si riprese nel 1565 sotto la direzione del Vignola e con la
committenza di Ranuccio Farnese, nipote del papa, che però morì
nel 1575. Finalmente il Cardinale Alessandro Farnese, nipote di
Paolo III, fece portare a termine i lavori del Palazzo
affidandoli a Giacomo della Porta che intervenne essenzialmente
sulla facciata posteriore che dà sul cortile. E’ proprio questa
forse la parte meno riuscita del Palazzo, realizzata a più mani
ed in tempi diversi con diverse concezioni e stili, a partire dal
Sangallo a Michelangelo fino a concludere con il della Porta.
Oltre l’architettura, ciò che ha reso celebre Palazzo Farnese
sono gli splendidi cicli di affreschi che decorano pareti del
piano nobile. A differenza del Palazzo Farnese di Caprarola, in
cui le pitture furono realizzate in un solo momento ed in maniera
coerente, a Roma ciascuna stanza fu concepita indipendentemente,
in tempi diversi e da artisti diversi.
E' possibile una visita virtuale delle stanze affrescate del
Piano Nobile cliccando sulle parti sensibili della piantina posta
ad inizio pagina.
Oggi il Palazzo è sede dell'Ambasciata di Francia in Italia ed è
visitabile solo su richiesta e mediante prenotazione. |
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Le foto di questo
servizio sono tratte dal volume: Roma, Palazzo Farnese,
Ambasciata di Francia.
Editore Franco Maria Ricci 2000 |
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