Il calendario liturgico è impostato su tre cicli (A-B-C ). Con questa prima domenica di Avvento la liturgia inizia il nuovo anno con il ciclo A. Image

 

  

Nel periodo di Avvento il colore liturgico è il viola. Questo ciclo A, avrà sempre una lettura presa dal Vangelo di Matteo. Matteo, detto Levi, era figlio di Alfeo ed esercitava l’ufficio di gabelliere o esattore d’imposte nella città di Cafarnao. Chiamato da Gesù a seguirlo, mentre sedeva al tavolo del suo lavoro, abbandonò subito il suo ufficio e seguì il Maestro. Altro di sicuramente storico non sappiamo di lui. La tradizione vuole che dopo l’Ascensione del Signore egli abbia predicato il vangelo agli Ebrei di Palestina conducendo una vita assai austera. Qualche scrittore ecclesiastico afferma che sia poi passato in Etiopia, in Persia e fra i Parti. Noi seguiremo il vangelo raccontato da Matteo per l’intero anno liturgico. Nella storia della umanità c’è stato sempre nel cuore dell’uomo il grande anelito e sogno, spesso irrealizzabile, che potesse arrivare un giorno un salvatore. Il popolo ebreo aveva identificato questo atteso e sospirato salvatore nella figura del Messia. Tardava a venire nel corso dei secoli, ma la speranza, l’attesa era sempre considerata unica àncora di salvezza. Settecentocinquanta anni prima di Cristo, i profeti annunciavano alla loro gente, senza specificare il tempo, la venuta di un discendente di David, che avrebbe portato la gioia e la speranza alla intera umanità. E la Liturgia ci invita a percorrere questo cammino che ci porterà a rafforzare la nostra fede in Cristo, fatto uomo, nostra salvezza. Forse ti domandi: ma cosa devo fare, in particolare, per prepararmi al Natale? Io direi che per prima cosa dovremmo mettere un po’ di ordine a tutto quello che trova alloggio nel nostro cuore. Lo paragone spesso ad un magazzino, un ripostiglio dove si ammassano i più disparati oggetti. Il mio Avvento vorrebbe essere riordinare i sentimenti, a volte i possibili risentimenti, i continui mutevoli stati d’animo di fiducia e sfiducia, di speranza e scoraggiamento, di insoddisfazione nel mio ostinato atteggiamento nell’essere sempre dalla parte della ragione, della mia insofferenza verso chi è a capo nel mio lavoro, del non accettare l’umiliazione nel non venirmi riconosciuti i miei presunti meriti, del disagio che provo addirittura anche nei rapporti con i miei familiari, della mia mancanza completa di serenità e di un po’ di pace. Signore mio, ci riuscirò a mettere un po’ di ordine dentro di me? Vorrei riuscire almeno a lasciare un piccolo spazio pulito, sgombro, per farti nascere per Natale nel mio cuore. Questo lo devo fare cominciando subito, perché poi, quando arrivano le feste, anche io verrò irrimediabilmente attratto dal folclore, dai regali, dalla ricorrenza, che prevalentemente sarà di cose esteriori, dal consumismo. Se riuscissi, per Natale, ad essere felice non per le cose che passano e terminato il periodo natalizio, trasmettere un sorriso, espressione di un cuore in pace con Te! Fonte: www.viedellospirito.it
 

 

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