I popoli primitivi dipendevano dai maghi, dagli indovini. Nel Vecchio Testamento Dio usa il profeta come Suo portavoce, finché arriverà il profeta per eccellenza, il Messia. Negli ultimi tempi moderni Dio si serve come suo portavoce di una creatura straordinaria, la Madonna, che con i suoi accorati messaggi, indica all’umanità la via della salvezza. Il popolo d’Israele, popolo eletto di Dio, era in attesa della restaurazione del regno, tramite il Messia. Sempre misteriosi e incomprensibili per l’uomo, i tempi di Dio! Per quasi mille anni Dio parla per mezzo dei profeti al suo popolo. La vocazione profetica dipende unicamente dalla volontà di Dio, senza alcun riguardo a meriti personali, a condizioni sociali, alla cultura, al sesso, all’età. Isaia era nobile, Geremia ed Ezechiele sacerdoti, Samuele levita, Eliseo contadino, Mosè ed Amos pastori, Abramo oriundo idolatra, Balaam pagano nemico d’Israele, Maria, Debora, Ulda, donne. In tutti c’è la consapevolezza della loro insufficienza, dei loro limiti. Nel libro dell’Esodo 4,10 Mosè dice chiaramente a Dio che lui non sa parlare ”…o Signore, io non sono un buon parlatore, non lo sono mai stato né prima né ora… perché sono tardo di parola e di lingua”. Ma Dio lo rassicura: ”...metti le tue parole in bocca al tuo fratello Aronne, che è un buon parlatore...” e si serve ugualmente di Mosè per guidare il suo popolo. La loro missione è contrastata, sofferta. . Quando il profeta 500 anni a. c. predice la nascita di Cristo a Betlemme, forse pochi gli hanno dato credito, perché il popolo voleva essere partecipe di eventi che subito si realizzavano! Arriverà finalmente il Messia, il grande Profeta ed avranno inizio i tempi nuovi. L’uomo moderno sembra aver perso il rapporto con Dio; e Dio ai nostri giorni ha come portavoce una creatura straordinaria, la Madonna, che con i suoi accorati messaggi, trasmessi tramite persone semplici e innocenti, indica alla umanità la via della salvezza. E’ una strada irta di difficoltà e rinunce, non sono possibili percorsi alternativi o scorciatoie, ma è l’unica via sicura che porta alla vera felicità. Oggi l’uomo mette alla base di tutto la sua intelligenza e tramite i progressi scientifici è alla caccia di primati. Con il suo orgoglio costruisce una moderna torre di Babele e vuole esplorare l’universo. Non lo riconoscerà mai espressamente ma si rende conto che “i cieli narrano la gloria di Dio e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento”. Nel tunnel buio della vita, in cui si è incamminato l’uomo moderno, forse dal profondo e segreto del cuore più volte ripete: Dio ho bisogno di te, aiutami! Gli sembra di intravedere una luce: è la stella del mattino; se si dirigerà verso di Lei, aiuto dei cristiani, uscirà dall’oscurità e comincerà a sorridere perché finalmente inizia a percorrere la via della salvezza. Per i credenti è consolante l’esortazione di San Bernardo: ”o chiunque tu sia, che nel mare di questo mondo ti senti come sballottato in mezzo alla tempesta, se non vuoi essere sommerso dalle onde, non togliere lo sguardo dal fulgore di questa Stella… invocandola non ti smarrirai;…affidandoti a Lei, più nulla temerai…” |