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La sua gente aveva inculcata la legge antica dei profeti e Gesù dice: “ non sono venuto ad abolire ma a dare compimento”.
E’ venuto a compiere una rivoluzione morale e religiosa non disgregativa e distruttrice, ma perfezionatrice.
Anche l’Antico testamento è infatti un messaggio divino che va conservato riportandolo però alla sua purezza e integrandolo; si realizzano infatti in Gesù gli antichi presagi: vengono inoltre dati i nuovi mezzi di grazia necessari per l’attuazione.
“Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio”.
“Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio.
Chi poi dice al fratello “Stupido” dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi dice “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geenna”.
Una terminologia comprensibile dalla sua gente.
SOTTOPOSTO AL GIUDIZIO: cioè al tribunale locale degli Ebrei, che potevano anche punire con la pena di morte, finchè tale potere non fu tolto dalla autorità romana.
SOTTOPOSTO AL SINEDRIO: cioè al tribunale superiore di settantuno membri di Gerusalemme, che giudicava la cause più gravi.
GEENNA: ( dall’ebraico valle dell’Emon ); angusta valle a sud di Gerusalemme in cui in antico erano stati offerti sacrifici anche umani al dio Moloc; lì si bruciavano cadaveri dei giustiziati e i rifiuti della città e il fuoco che continuamente vi ardeva richiamava alla fantasia della gente il fuoco inestinguibile dell’ inferno.
Ed a questo fuoco della Geenna, dice Gesù, sarà destinato chi insulta il suo prossimo.
“ Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia il tuo dono davanti all’altare, và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.”
Signore mio, quanto mi rimane difficile avere buoni rapporti con tutti!
Se ricevo una offesa con parole che mi feriscono, non riesco a dimenticare e provo disagio e impaccio incontrandomi per strada con quella persona; e mi metto in uno apparente dignitosa indifferenza…
Ma dentro il mio cuore non c’è tranquillità.
Aiutami Signore a svincolarmi dell’orgoglio che rimane avvinto nel mio cuore.
Soltanto se riesco a sbloccami ritornerà nel mio cuore quella serenità e pace di cui ho tanto bisogno.
Allora quando ritorno davanti all’altare, sentirò che mi abbracci come tuo figlio prediletto e potrò completamente sperare in Te per le mie necessità.