La Liturgia di questa quinta domenica di quaresima ci propone spesso i miracoli compiuti da Gesù.
Image

La parola miracolo esprime qualsiasi fenomeno prodotto da una forza soprannaturale, in quanto sfugge alle normali leggi della natura.

 

“ In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: “ Rabbi, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perchè sia nato cieco?”.

 

I discepoli parlavano secondo la falsa opinione dei rabbini, secondo i quali le malattie erano punizioni di peccati personali; nel caso di malattie che risalivano alla nascita si attribuiva la colpa agli antenati e addirittura alcuni facevano perfino la ipotesi che l’embrione umano potesse già in qualche modo peccare.

 

“ Rispose Gesù: Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le olpre di Dio”.

 

E per l’ennesima volta il Maestro compie il miracolo in modo del tutto irrazionale.

“Detto questo, sputò pere terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: Và a lavarti nella piscina di Siloe”( che significa inviato ). Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva….”

 

Allora perplessi e increduli i presenti cominciarono ad analizzare il miracolo compiuto, con ragionamenti logici e dando sfogo a tutte le critiche possibili, tempestarono di domande il miracolato, perché per loro era tutto illogico.

 

Se ti metti a raffronto con il Cristo, vedi subito la profonda differenza: noi con i nostri limiti, spesso molto accentuati, Lui con la sua potenza, perché è Dio.

 

In tutti i miracolo descritti nel Vangelo, appare evidente come Gesù è sempre pronto ad esaudire la richiesta fatta con fede.

 

E questo per noi è un grande insegnamento.

 

Spesso la nostra languida fede viene soprafatta dal raziocinio. Nel chiedere l’intervento di Gesù per la nostra preoccupante situazione, dubitiamo molto del possibile risultato, perché anteponiamo la logica, il nostro raziocinio.

La nostra sfiducia è conseguenza di quelli analisi, di quella diagnosi, di quella previsione…

 

Se ti trovi in situazioni pesanti e difficili della vita familiare, quante volte dal tuo cuore è emersa la sensazione, quasi certezza, che “ tanto ormai, a come si sono messe le cose, non c’è più nilla da fare…”

 

Sforzati di chiede aiuto a Gesù, senza nessun condizionamento, con estrema fiducia!

 

Non stare ad elencare tutti gli aspetti negativi: Lui ti consce benissimo.

 

La tua supplica sia “pensaci Tu, risolvi tu, o Signore, questa situazione”.

 

Chiedi non telegraficamente, ma ripetutamente, con insistenza.

 

Un giorno Gesù disse: “ …anche se non meritate il mio intervento, lo otterrete da quanto siete noiosi…”

 

Grazie Signore della tua sconfinata bontà:

 

 

 

 

 

 

Slideshow Primo piano

castello_abbadia1.jpg
Vulci: visita alla Città e alle sue Necropoli
collegiata05.jpg
Il monumento funerario a Luciano Bonaparte nella Chiesa Collegiata di Canino
leopardi_01.jpg
Le Tombe dipinte di Tarquinia
canino_palazzo_roma.jpg
Tour virtuale di Canino
giugn.jpg
Tour farnesiano della Tuscia
oliofinale.jpg
L'Olio di Canino
PlayPause
previous arrow
next arrow