Anche gli apostoli, come facciamo spesso noi, preferivano non pensare a questa realtà sconcertante della inevitabile fine della nostra vita.
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Erano aggrappati, come noi, alla quotidianità terrena, sempre con l'illusione di essere baciati un giorno dalla fortuna, per poter vivere beati e felici! Mi sembra di vederli, gli apostoli, perplessi, con nel viso i segni evidenti della delusione. Non ti trovi anche tu, nello stesso atteggiamento dei discepoli? Gesù disse:” Verranno giorno nei quali,di quello che vedete,non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta….e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo…avrete allora occasione di dare testimonianza… con la vostra perseveranza salverete la vostra vita”. Ma Gesù non ha fatto questo discorso a sensazione, per impressionarci negativamente. Lui, che è Verità, espone la realtà, anche se dura ad accettarla. Ma Lui è vita e dopo questo passaggio negativo, ci parla con chiarezza e sicurezza assoluta, della vera vita, quella eterna, con una felicità non limitata nel tempo, ma senza fine. Anche il profeta Daniele deportato all'età di quindici anni in Babilonia (anno 605 a.c) trasmise alla sua gente in schiavitù, un profondo messaggio dì speranza e li invitava ad aggrapparsi alla realtà consolante, che per i giusti ci sarà la vita eterna. Ma noi, riusciamo realmente ad essere nel numero dei giusti? Ci mettiamo subito in questa categoria, ma quanto spesso non c'è equilibrio (giustizia) nei nostri pensieri, azioni, opere. Signore, quanto vorrei sentirmi dire da Te: "bravo servo buono e giusto..." Me lo merito questo titolo con il mio comportamento? Mi sentirò dire così se riesco a dominare l'istinto dell'orgoglio, qualche volta della presunzione, e soprattutto quella radice del risentimento, che attecchisce con tanta facilità nel mio cuore, per le traversie della mia vita quotidiana! All'esterno spesso mi metto dalla parte della vittima, perché sono oggetto di poca considerazione e non riesco più a trovare pace interiormente. Dammi, Signore, la certezza che dopo il passaggio terreno, con le nostre croci, e amarezze, se le accetto con serena rassegnazione, avrò la certezza che lassù in Paradiso, c'è un posto che tu hai preparato per me! Fonte: www.viedellospirito.it
 

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