I Farisei sono di nuovo all’attacco. Dopo gli smacchi subiti, ora cercano l’argomento più idoneo per compromettere fatalmente Gesù, facendolo cadere in una intricata casistica che gli avrebbe alienato chissà quanti suoi ascoltatori.
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 Il diverbio tra il Messia e i suoi avversari ormai è insanabile. Le domande che gli vengono fatte, sono maliziose, e con l’unico scopo di prenderlo in fallo. Però sono formulate con moderazione, con apparente ossequio e sembrano molto pertinenti. E’ questa falsità che il Cristo non riesce a tollerare. “ Maestro, nella legge, quale è il più grande comandamento?” Gli rispose: AMERAI IL Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi, è simile a quello: AMERAI il tuo prossimo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti”. Per sottrarre la sua risposta alla contestazione polemica, Gesù enuncia il precetto pronunziando la prima parte della preghiera detta “ shemà “ , che ogni israelite diceva due volte al giorno. L’espressione del Cristo “ amerai il prossimo tuo come te stesso” era sconvolgente per la mentalità della gente di allora; ma forse lo è altrettanto ai nostri giorni. La risposta di Gesù anche per ognuno di noi è sempre la stessa: “ Ama Dio con tutto il cuore e la mente…e il prossimo tuo come te stesso..”. Mi sembra, e forse mi illudo, che per il primo punto sono a posto. Ma quando Gesù mi dice “ ..devi sempre e in ogni evenienza, amare il tuo prossimo”, rimango perplesso, rimando, rimando, perché non ho il coraggio e non riesco a sbloccarmi. Infatti è quasi assurdo che io possa dire: io amo tutto il mio prossimo! Come faccio ad amare chi mi ha fatto del male, chi mi ha danneggiato nei miei interessi, chi mi ha offeso, calunniato… Eppure, dice il Messia, il segreto della felicità sta proprio in questo: avere la forza di perdonare! Maledire, odiare, avere risentimento, sono i motivi della tua insoddisfazione, del tuo nervosismo, del tuo animo sempre inquieto, della tua infelicità… e tutta la tua vita diventa condizionata dal tuo orgoglio ferito. “ Signore aiutaci ad essere sempre uniti a Te, per portare frutti ! Questo sia il nostro desiderio: saper vivere da fratelli, per realizzare un comunione vera”. Ti auguro, di cuore, che tu no possa mai dire:” la mia vita è un inferno..”; anche se ti costerà tantissimo, prova a seguire i consigli del Cristo; ritornerà nel tuo cuore, un po’ di serenità Fonte: www.viedellospirito.it  

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