Siamo in piena quaresima “ tempo favorevole per la nostra salvezza”.
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La liturgia domenicale ci invita a considerare come sia indispensabile la fede, di fronte al modo di agire del Cristo, in antitesi con il nostro logico raziocinio. Il comportamento di Dio è sempre lo stesso: Nella prima lettura presa dal libro di Samuele, Dio deve scegliere uno a capo e guida del suo popolo. Ed ecco l’assurdo: non elegge il più qualificato, il più adatto e capace. Disse il signore a Samuele: “..non guardare al suo aspetto né alla sua alta statura. Io l’ho scartato, perché non conta quel che vede l’uomo; infatti l’uomo vede l’apparenza, ma il Signore vede il cuore”. E sceglierà David, il più piccolo della famiglia, che stava a pascolare il gregge. E Samuele, per ordine di Dio, lo unge re d’Israele. Ancora più sconcertante il modo di agire del Messia: di fronte ad un uomo cieco dalla nascita “..sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: và a lavarti nella piscina di Siloe, (che significa inviato); quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva..”. Questo crea sconcerto tra gli apostoli e perplessità tra i presenti: ma il fatto è evidente: il cieco nato ci vede! I farisei non vogliono credere alla evidenza. Due grandi violazioni del sabato aveva compiuto Gesù: l’aver fatto quel fango e l’aver curato in quel giorno un malato che non era moribondo( unica azione consentita di sabato). Conclusione: non è da Dio quest’ uomo che non osserva il sabato!. Quale è la nostra fede nei miracoli? Troppo spesso è sopraffatta dai nostri dubbi, incredulità, e si riduce a flebile speranza, senza nessun concreto risultato. Forse anche per noi vale il lamento del Messia:”..se aveste fede quanto un granellino di senape, potreste dire ad una montagna di spostarsi e ciò avverrebbe…”. Non fermiamoci estasiati di fronte ai miracoli! Sperimentiamolo il prodigio su noi stessi, nelle nostre urgenti e drammatiche situazioni. Non pretendiamo dire come e in che modo deve agire Gesù: la nostra fede deve essere assoluta, per annullare il logico raziocinio che ci porta spesso a concludere, sfiduciati:”.. ma tanto non c’è nulla da fare..”. Un giorno Gesù disse: “..chiedete, chiedete con insistenza..se anche non meritate la grazia, l’otterrete da quanto siete noiosi…”. Perché non lo prendiamo in parola? Fonte: www.viedellospirito.it  

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