Gli ultimi a comparire nel presepe, sono stati i Magi, personaggi misteriosi che la tradizione popolare ha quantificato e denominato in Gaspare - Baldassarre - Melchiorre.
Era stato predetto dal Salmo 71 " Ti adoreranno tutti i popoli della terra", e si è avverato.
Hanno offerto alla famiglia di Nazareth un po' di denaro, segno concreto di solidarietà; incenso, utilissimo in quei tempi, anche come deodorante ; mirra, una crema con la quale Maria ungeva il corpicino di Gesù, per proteggerlo dalle zanzare.
Dietro i Magi, ci siamo presentati, anche noi davanti al presepe.
Cosa abbiamo chiesto ?
Siamo venuti, forse, con le mani vuote, senza offrire a Lui , il Salvatore del mondo, le nostre amarezze, preoccupazioni, ansie, dolori, con la certezza che si occuperà Lui di tutto e risolverà i nostri problemi ?
Ora la Liturgia, non si soffermerà più su Gesù Bambino, ma ce lo presenta, già grande (di circa trenta anni), buon ebreo e osservante di leggi e usanze.
Suo cugino, Giovanni, è seguito da tutto il popolo che viveva l'attesa febbrile del Messia; e questo sentimento era diffuso anche fuori del mondo giudaico.
Ne parlano anche storici profani come Tacito e Svetonio.
Tutta la gente, devotamente, scende nel fiume Giordano e Giovanni versa acqua sulla testa di ognuno, come segno di purificazione, presagio alla totale purificazione dell'anima, che avverrà con il sacramento del battesimo che istituirà il Cristo.
Quando tutti hanno assolto al rito, per ultimo entra Gesù, rimasto in fondo alla folla.
Nessuno lo conosceva; Giovanni, su insistenza di suo cugino, versa acqua sul capo del Messia e dal cielo si ode una voce: "TU SEI IL MIO FIGLIO PREDILETTO, IN TE MI SONO COMPIACIUTO ".
E' la presentazione ufficiale del Messia.Se la storia di Gesù Bambino ci poteva sembrare come una bella favola, ora il Salvatore del mondo, ci darà prova, nelle settimane prossime, della Sua potenza e divinità. Seguiamolo con interesse: avrà tante cose da dirci.
Sentiamolo vicino a noi, nei nostri affanni quotidiani.
Confidiamoci con Lui; affidiamo a Lui i nostri problemi.
Se riusciremo a percorrere questo cammino, insieme con lui, scomparirà gradualmente dal nostro animo, tristezza e sfiducia. Arriveremo con lui fino a venerdì , 2 Aprile, quando esterrefatti, costateremo quanto sia grande questo amico, mentre muore sulla croce, per nostro amore, per salvarci e garantirci, un giorno felicità eterna.
Fonte: www.viedellospirito.it
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