In queste domeniche del tempo ordinario, in attesa dell’inizio alla preparazione per il grande evento della Resurrezione
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  In queste domeniche del tempo ordinario, in attesa dell’inizio alla preparazione per il grande evento della Resurrezione, la Liturgia ci presenta Gesù attivissimo, nelle sue giornate, a fare del bene e dimostrare concretamente, con i miracoli, che Lui è veramente il Messia di Dio fatto uomo. “ In quel tempo Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni”. Pietro era nativo di Batzaida Giulia, situata dulla sponda orientale del lago di Genesaret, ma aveva una casetta anche a Cafarano, dove esercitava la pesca. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva”. La grandezza di questo miracolo è particolarmente sottolineata dal fatto che, dopo la guarigione, immediatamente si mise a servirli. “ Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portarono tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demoni; ma non permetteva ai demoni di parlare, perché lo conoscevano. Gli ebrei distinguevano dee sere; una al primo pomeriggio ( anche noi fin dal dopo pranzo diciamo “ sera” in contrapposizione al “ mattino” ) e l’altra al vero tramonto. Il risposo del sabato era finito ed approfittandosene tutti si accalcavano davanti alla casa di Pietro. Gesù li risanò tutti. E’ attorniato dalle folle, tutti lo vogliono avvicinare e i bambini a gara cercano di saltargli sulle ginocchia per ottenere una carezza, una benedizione. Fanno tenerezza gli apostoli che si danno da fare in tutti i modi per frenare la calca a strillano “ calma, calma, non spingete..” concorrendo, forse anche loro, indirettamente, alla confusione! Ma Gesù non è un attore. Non vuole applausi, riconoscimenti, ma sfuggirà alla folla per andare a pregare. La sua vera missione sarà quella di insegnare alla sua gente, la strada della salvezza. “ Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: Tutti ti cercano! Ed egli disse loro: Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto! Ed andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demoni”: Si ha, in questo sabato famoso, un esempio strabiliante di una giornata apostolica del Messia e del suo traboccante zelo: insegna, libera un ossesso nella sinagoga, guarisce la suocera di Pietro; terminato il riposo del sabato gli portano tutti gli ammalati e gli ossessi; riposato appena un poco, di primo mattino va a pregare, poi parte per una nuova giornata spossante. Non fermiamoci estasiati di fronte ai miracoli! Sperimentiamolo il prodigio su noi stessi, nelle nostre urgenti e drammatiche situazioni. Non pretendiamo dire come e in che modo deve agire Gesù.. La nostra fede deve essere assoluta, per annullare il logico raziocinio che ci porta a concludere, sfiduciati, “ma tanto non c’è nulla da fare::”. Un giorno Gesù disse: chiedete, chiedete con insistenza.. anche se non meritate la grazia, l’otterrete da quanto sarete noiosi… PERCHE’ NON LO PRENDIAMO IN PAROLA? Fonte: www.viedellospirito.it

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