Identificazione: la statura
relativamente grande, sempre superiore a quella delle specie affini, il
lungo collo portato spesso in posizione eretta, un vistoso sopracciglio
bianco sono tra i caratteri distintivi più appariscenti in natura.
Il piumaggio degli adulti è praticamente simile nei due sessi in tutti
gli abiti; è presente una livrea nuziale distinta, con modificazioni a
carico in particolare della morfologia del capo, che viene assunta a
partire dai primi di marzo.
Abito nuziale: le parti superiori sono grigio-scure, quasi nere,
qua e là lavate di fulviccio e di tonalità più o meno intensa a seconda
degli individui. Quelle inferiori, compresa la regione anteriore del
collo, sono bianche candide di aspetto setaceo e consistenza soffice e
vellutata, con le piume dei fianchi sfumate di castano-rossiccio e di
brunastro.
La testa è alquanto caratteristica e appariscente per la presenza di
due lunghi ciuffi nero-verdi (lunghezza circa 45 mm) posti ai lati
della cervice sopra la zona auricolare e di due collaretti disposti a
gorgiera nella zona posteriore delle guance formati da piume allungate
vivacemente tinte di rosso-castano, contornate esternamente da altre
più lunghe interamente nere; il tutto contrasta con la parte anteriore
delle guance e le fasce sopraccigliari che sono bianche. Tali ornamenti
compaiono in entrambi i sessi, sebbene nella femmina siano un po' meno
sviluppati.
Le ali, strette e appuntite, appaiono piuttosto sproporzionate rispetto
al corpo massiccio e presentano penne remiganti cenerognole e
brunastre, con la sezione basale del vessillo interno delle primarie e
parte delle secondarie bianco; bianche sono anche le penne carpali,
alcune scapolari e le piccole copritrici alari, sicché sull'ala
dispiegata fanno spicco due evidenti ed estesi spazi bianchì, molto
visibili anche a distanza quando l'uccello è in volo.
Il becco, diritto, appuntito ed un po' compresso è carnicino-verdognolo,
tinto di rossastro in particolare alla base della mandibola inferiore
ed ha narici allungate e strette ricoperte da una membrana; nella zona
delle redini esiste uno spazio nudo nero-verdastro. L'iride è rosso
vivo con un ristretto cerchio dorato a circoscrivere la pupilla. I
tarsi, assai compressi e tinti di verdastro anteriormente e di
giallastro posteriormente, terminano con dita appiattite contornate da
espansioni della pelle a formare caratteristici lobi. Anche le unghie,
appiattite e slargate, perfezionano una struttura d'assieme della zampa
perfettamente adattata, pur nella sua primitività, alla funzione
natatoria.
Abito invernale: è simile a quello estivo tranne che per gli ornamenti
del capo, appena accennati o comunque molto ridotti e spesso mancanti.
Giovane: rispetto all'abito dell'adulto, si nota la presenza
nella parte anteriore del collo, nel petto nonché sui fianchi di una
sfumatura fulviccia; inoltre sui lati del collo e sulla testa esistono
numerose strie longitudinali grigio-nerastre, sfumate di fulviccio, che
scompaiono interamente dopo il primo anno di età.
|
|
|
|
Svasso maggiore in acqua |
Danza nuziale di Svassi |
Svasso in livrea nuziale |
Ambiente e vita:
vive sui laghi, stagni di una certa estensione, lagune, estuari: nella
stagione riproduttiva questi ambienti devono possedere un'adeguata
profondità e ricchezza di piccola fauna acquatica ed Ìttica nonché
mostrare una sufficiente copertura di vegetazione palustre e di canneto
per poter essere ricettivi ed ospitare coppie di questa specie che
sovente nidifica in colonie più o meno numerose.
Durante le migrazioni ed in inverno frequenta anche le acque marine
costiere ed ha abitudini abbastanza gregarie, associandosi talvolta
anche con altre specie affini. Prende il volo stentatamente compiendo
il tratto iniziale sfiorando la superficie dell'acqua; quando
finalmente è in aria, assume una sagoma affusolata, con le zampe tenute
distese oltre l'addome, che appare troncato ed affidando la funzione
direzionale alla testa ed al collo, protesi in avanti.
Emette di rado qualche rauco suono accompagnato talvolta da alcuni
versi più acuti. Il nutrimento si basa su pesci, invertebrati di varia
natura e qualche elemento vegetale.
Nel periodo riproduttivo sono particolarmente conosciute le parate
nuziali cui si abbandonano gli adulti e durante le quali si susseguono
momenti in cui il maschio e la femmina dirimpetto l'uno all'altra e
spesso in posizione verticale sull'acqua, sfiorandosi con il becco,
gonfiano i ciuffi e l'ampia gorgiera facciale oppure si presentano
mostrando alcune alghe tra il becco, ad altri nei quali i due partners
si immergono alla ricerca di cibo, in un rituale dimostrativo e
prolungato.
Riproduzione. Dalla metà di aprile in poi inizia il periodo
della deposizione (con anticipi fin dalla fine di febbraio) e le varie
coppie compiono le spettacolari parate nuziali che culminano con la
cosiddetta "danza del pinguino".
Il nido galleggiante risulta un ammasso di vegetazione palustre in
grado di subire senza danni le variazioni improvvise del livello delle
acque. Il territorio viene scelto in paludi, laghi, canali e stagni ed
il nido costruito di solito non lontano dalla riva. Vengono poi deposte
3-4 uova (mm 54x36, gr 38) che, inizialmente dì colore brunastro, si
tingono di brunastro-rugginoso nel venire a contatto con la vegetazione
marcescente del nido; esse hanno forma ovale e necessitano di un
periodo di incubazione (curato da ambo i sessi) di 25-29 giorni.
I piccoli nati non appena asciutti abbandonano il nido e sono in grado
di nuotare al seguito dei genitori e di ricercare il cibo;
caratteristica (come.negli altri svassi) è l'abitudine che hanno i
genitori di custodire e trasportare i pulcini tra le piume del dorso e
a volte di passare loro il nutrimento direttamente in questa singolare
posizione.
Le cure parentali si protraggono per oltre un mese ed i giovani sono in
grado di volare dopo circa 10 settimane; il loro piumaggio nei primi
giorni di vita è molto striato, specialmente sul capo e sul collo, ove
sono presenti disegni distintivi e zone di pelle nuda. Uno o due covate
annue.
Distribuzione. La specie abita, con alcune sottospecie,
l'Europa, l'Asia, l'Africa, l'Australia e la Nuova Zelanda. La
sottospecie tipo in ITALIA è parzialmente stazionaria e nidificante in
tutti luoghi adatti pianeggianti e collinari, fino a 1.000 metri di
altitudine. Predilige le zone d'acqua dolce e fresca ed è più frequente
al nord ed al centro; in Sicilia non pare riprodursi più a causa delle
trasformazioni ambientali. Un buon numero di individui si sofferma a
svernare, soprattutto al sud e nelle isole ed i passi si svolgono
regolarmente da agosto a dicembre e da marzo ad aprile.
Il maggior numero di migranti proviene dalle regioni nord-orientali. La
specie diminuisce ove disturbata e perseguitata ed aumenta se trova
ambienti adatti e tranquilli.
|