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La costruzione della chiesa di San Flaviano
di Montefiascone è iniziata nell’XI secolo ed era inizialmente
dedicata alla Vergine Maria. In seguito assunse la denominazione
attuale in onore a San Flaviano martire che trascorse l’ultima
parte della sua prigionia a Montefiascone prima del supplizio
finale. La struttura architettonica dell’edificio è molto
complessa ed è il risultato di numerosi rimaneggiamenti avvenuti
nel corso della sua costruzione ed in epoche successive. In
origine è stata concepita per avere una pianta ottagonale a
somiglianza della chiesa di San Vitale di Ravenna, verso il
termine dei lavori si decise invece di allungare la pianta della
struttura verso la strada. Non solo, in epoca successiva nella
parte superiore della navata centrale, priva della volta, si
ricavò addirittura una chiesa superiore, il cui ingresso si
trovava dalla parte opposta dell’ingresso principale ed è
orientata in maniera inversa rispetto alla chiesa inferiore.
Anche la facciata ha subito l’influenza dei cambiamenti
stilistici delle varie epoche: dalle tre arcate ogivali in stile
gotico, alla rinascimentale loggia lignea per finire col
campanile a vela di epoca seicentesca. All'interno
si trovano all’inizio due campate gotiche sorrette da due
pilastri a fascio. Segue una struttura a tre brevi navate il cui
vano centrale è aperto sulla chiesa superiore. Le colonne sono
ornate da belli e complessi capitelli in stile gotico con motivi
floreali tra i quali spuntano in taluni anche piccoli draghi
alati e figure umane. Le pareti delle campate gotiche sono
ricoperte con cicli e affreschi del XIV secolo dedicati alla
vita di Cristo e dei santi. Sulla parete di fondo, dietro
l’altare è raffigurato san Flaviano a cavallo con il vessillo.
In una cappella della navata sinistra si trova la lastra tombale
del nobile prelato tedesco Defugger, morto nel 1114, che secondo
la leggenda ha dato il nome al vino bianco locale Est Est Est.
Nel suo itinerario verso Roma esso si faceva precedere dal fido
collaboratore Martino che fungeva da assaggiatore di vino ed
aveva il compito di segnalare con la scritta Est! I luoghi dove
il succo d’uva era di qualità. Giunto a Montefiascone ed
assaggiato il vino locale, il servitore, trovandolo eccezionale,
avrebbe scritto per ben tre volte Est! Sulla tomba è incisa la
scritta:
«Est est est propter nimium est hic Johannes De Fuk dominus
meus mortuus est» cioè
“Qui giace il mio signore Defuk che è morto per il troppo Est
est est” come a dire: era così buono e ne bevve così tanto da
morire!
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