
Iuno Sospita (Museo
Archeologico Firenze) |
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Se nell'Olimpo greco Zeus aveva accanto
a se Hèra, nel mondo etrusco troviamo Uni
affiancata a Tinia.
Il suo culto era uno dei più importanti dell’Etruria: sul “Fegato
di Piacenza” occupava la casella immediatamente sotto Tinia.
Il nome deriva dal latino Iuno, ed aveva un culto in
quasi ogni città dell'Italia centrale. Le sue funzioni
principali consistevano nella protezione delle nascite e delle
città, in quest'ultima funzione essa aveva gli appellativi di "Regina"
o di "Sospita".
Testimonianze del suo culto le troviamo a Gravisca, porto di
Tarquinia (VT), a Pyrgi (RM), nel santuario della metà del VI
sec. a.C. (più tardo di quello di Gravisca), le note lamine
d’oro in caratteri etruschi e fenici attestano che Uni
era venerata come divinità principale ed equiparata alla dea
fenicia Astarte.
E' possibile presumere che Uni fosse una divinità che
proteggeva tutti gli aspetti della vita femminile e che
rappresentasse, probabilmente, anche un nume protettore dei
naviganti (pure in ciò simile a Hera), come testimoniano
i santuari eretti in suo onore nei porti.
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