Era stato segnalato da Proietti e Sanna nel loro libro sulla via Clodia

Si trova a pochi metri dal famoso altare circolare di Grotta Porcina. Era completamente avvolto dalla vegetazione. Proietti e Sanna segnalarono in zona un monumento, un probabile altare rupestre scavato nel tufo. Il primo avvistamento è stato relativo ad una pestarola con due vasche che non mostrava altri indizi di rilievo. Una paziente opera di ripulitura ci ha consentito però di riportare alla luce una imponente modanatura alla base, in gran parte interrata, che dimostra si trattasse di un monumento rupestre ad uso cultuale (probabilmente funerario) demolito in epoca successiva nella sua parte superiore e trasformato in pestarola. E' la sorte toccata ad altri monumenti simili, classificati da Steingraeber e Prayon di tipo V, a vasca, e presenti a Bomarzo e Soriano nel Cimino. A breve distanza da questo abbiamo identificato e ripulito un altro monumento rupestre di difficile identificazione. E' costituito da un blocco tufaceo oblungo e presenta nella piattaforma superiore tre incavi di forma rettangolare, anteriormente presenta una parete verticale ben levigata che termina con una base semicircolare. Su un lato ha una strana rientranza a forma di V che parte dal pavimento e arriva fino alla piattaforma. Sull'altro lato, proprio in prossimità del monumento, sono ben visibili le tracce lasciate dai carri che indicano il passaggio di una strada che non è escluso sia proprio la via Clodia. 

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