Il Tribunale di Viterbo ha stabilito che la recinzione che impediva l’accesso al sito naturalistico deve essere rimossa
L’antefatto
Da anni una odiosa recinzione impediva il libero accesso alla cascata del Pelico, uno dei più caratteristici siti naturalistici di Canino che si trova lungo il Fosso Timone. Un’area carica di storia, basti soltanto ricordare la Ferriera, e patrimonio inalienabile per tutti i caninesi che da tempo era divenuta “privata”.
A questo stato di cose i cittadini di Canino non si sono mai rassegnati, sono sorti comitati, sono state raccolte firme, ci sono state manifestazioni pubbliche, tantissime associazioni si sono mobilitate, tutti con un unico scopo: stabilire che quell’area era demaniale e accessibile da parte di tutti.
Il Comune di Canino citò in giudizio le presunte proprietarie del terreno adiacente la strada comunale della Ferriera, che tramite una recinzione impedivano il libero accesso a quell’area. La materia del contendere era legata alla proprietà del terreno su cui fu posta la recinzione: da una parte si sosteneva fosse pubblica dall’altra invece no. Il procedimento è pendente dal 2009, ed ora è arrivata la sentenza.
I motivi del giudizio
È palese che ognuno può recintare la sua proprietà, ma quella in questione era privata?
Il Giudice del Tribunale di Viterbo ha detto che era pubblica e che tale deve rimanere. Cerchiamo ora di ricostruire come mai si arrivò a chiudere una pubblica area.
La terribile alluvione del 1987 e la conseguente esondazione del Fosso Timone, spazzarono via il vecchio ponte posto lungo la Strada Comunale della Ferriera in prossimità della Cascata del Pelico. I lavori per la sistemazione di quelle aree, finanziati dalla Regione Lazio ed eseguiti dal Genio Civile di Viterbo, furono avviati nel luglio 1990 e terminarono nel novembre dello stesso anno. Tali lavori comportarono la sistemazione delle sponde e dell’alveo del Fosso Timone e la costruzione di un nuovo ponte che risultò spostato verso valle rispetto a quello vecchio e, conseguentemente, risultò modificato il tracciato della strada Comunale della Ferriera.
Il tratto dismesso della vecchia strada Comunale della Ferriera fu oggetto di recinzione, e pur non perdendo le sue caratteristiche di pubblica area demaniale divenne privata ed impedì l’accesso all’area della Cascata. A tal proposito si veda la schematica planimetria della zona che riassume quanto sopra detto.
Il Giudice, avvalendosi anche del lavoro dei periti nominati, ha accertato l’esatta linea di confine tra la strada della Ferriera e i proprietari privati che sono stati condannati al rilascio in favore del Comune di Canino della porzione occupata.
In conclusione
La sentenza n. 110 del 22 gennaio 2018 del Tribunale di Viterbo ha messo la parola fine a questa annosa vicenda. Il merito deve essere equamente diviso tra tutti coloro che, a vario titolo, si sono mobilitati per proteggere un bene pubblico da trasmettere alle future generazioni. Ora non dimentichiamoci di salvaguardarlo e valorizzarlo.