"Gli affreschi della tomba François devono tornare a Vulci"
“E’ stato un atto sbagliato che ha portato, oltre alla non sicura conservazione di un bene prezioso, ad una sottrazione al mondo di un complesso pittorico così importante per il territorio”. Lo ha detto Vittorio Sgarbi che nel pomeriggio di oggi ha fatto visita al parco naturalistico e archeologico di Vulci, dove si è trattenuto a lungo presso la Tomba François, uno dei più importanti monumenti etruschi.
Il critico d’arte è stato accompagnato dal responsabile del settore promozione del parco, Emanuele Eutizi, assieme a Daniela, la figlia dell’artista Omero Bordo, a visitare i luoghi di interesse culturale e naturalistico. In particolare nella zona della Necropoli di Ponte Rotto, dove il terreno custodisce importanti testimonianze dell’antica città etrusco-romana: la Tomba François, la Tomba dei Tori e la Tomba dei Sarcofagi.
“Vulci ha tutte le caratteristiche di entrare nella grande girandola del turismo internazionale – ha aggiunto Vittorio Sgarbi – e se i dipinti rientrassero nel loro luogo di origine, potrebbero diventare un’attrazione che andrebbe a potenziare il flusso turistico a Vulci e al territorio circostante. Allo stato attuale delle cose, il ciclo pittorico custodito a Villa Albani non offre niente a nessuno”.
Sgarbi ha anche visitato la Necropoli dell’Osteria, dove i lavori di scavo di questi anni – finanziati dal Comune e dalla Regione, e diretti dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e L’Etruria Meridionale – hanno restituito importanti reperti oggi esposti nelle mostre e nel museo nazionale archeologico del Castello della Badia. Il tour del critico si è poi concluso al Tumulo della Cuccumella, dove insieme ai suoi collaboratori ha preso appunti e scattato fotografie.