A 25 ANNI DALLA SCOMPARSA, ALLA CAMERA DEI DEPUTATI, È STATO CELEBRATO L’ATTORE ERNESTO CALINDRI, GRAZIE ALLA MONOGRAFIA DEL PROF. MAURO BALLERINI «RARAMENTE HO SCRITTO TEATRO SENZA LA MAIUSCOLA»
Lunedì, 15 gennaio 2024, alle ore 16:00, a Palazzo Theodoli, nella sala Matteotti della Camera dei Deputati, è stato presentato il libro del prof. Mauro Ballerini, Raramente ho scritto Teatro senza la maiuscola, la prima monografia interamente dedicata alla vita e alla carriera dell’attore Ernesto Calindri e alla sua plurisecolare storia artistico-familiare.
L’evento è stato realizzato grazie all’interessamento dell’on. Luca Sbardella e al lavoro organizzativo del suo staff.
Il primo a prendere la parola è stato l’on. Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura, che ha ricordato e celebrato la figura del noto attore italiano, additandolo come esempio di professionalità e garbo; dopodiché lo stesso Sbardella ha presentato Ballerini, ricordandone l’attività didattica e la passione per l’insegnamento.
Da sinistra: Gabriele Calindri, Gilberto Calindri con signora, Marco Calindri, Giovanni Marino (l'editore) e Mauro Ballerini
Ha così avuto inizio l’intervista vera e propria, facilitata e guidata dalla dottoressa Maria Antonietta Spadorcia, vicedirettrice del Tg2. La Spadorcia ha posto una lunga serie di domande all’autore che gli hanno permesso di spiegare, in modo approfondito e appassionante, le tappe del suo lavoro, i contenuti essenziali dell’opera, le difficoltà della sua ricerca storica ecc. ma soprattutto di portare alla luce un Calindri inedito e poco conosciuto alla massa.
Il numeroso pubblico accorso all’evento – tra cui comparivano anche i tre figli di Calindri – ha partecipato con interesse e coinvolgimento; in sala erano presenti anche numerosi adolescenti che hanno così avuto modo di conoscere e apprezzare la carriera di un artista a loro sconosciuto.
Al termine dell’intervista all’autore, i tre figli di Calindri hanno avuto modo di raccontare aneddoti divertenti e privati della personalità del loro padre: i loro interventi, pieni di affetto e nostalgia, hanno toccato così tanto l’uditorio da suscitarne le lacrime, cosa davvero insolita in occasioni ufficiali all’interno dei palazzi istituzionali.
Mauro Ballerini e Maria Antonietta Spadorcia