
Statuina di marmo
raffigurante
la prima gentildonna
(British Museum, Londra)
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Busto in bronzo
della seconda gentildonna
(British Museum, Londra) |
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Il motivo di tale
considerazione non è da ricercarsi nella costruzione (un’anticamera e
tre stanze interne), la Tomba infatti una volta recuperati i reperti
fu subito ricoperta ed oggi non è nemmeno più identificabile.
Come si
intuisce l’importanza della Grotta di Iside, datata intorno al VI
secolo a.C., è da ricercarsi negli oggetti ivi ritrovati che, oltre a
manufatti di arte indigena, assai antichi ed anteriori a qualsiasi
influenza ellenica, sono rappresentati da reperti senza alcun dubbio
egiziani che testimoniano rapporti assai antichi tra l’Etruria e
l’Egitto.
Di sicura fattura egizia sono sei uova di struzzo, uno
dipinto con cammelli alati, quattro con delle figure a rilievo appena
accennate ed il sesto rappresenta un guerriero sulla biga.
Il significato delle uova, simbolo di fertilità presso le antiche
civiltà, è qui probabilmente associato alla resurrezione. |