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Il complesso conventuale di San Francesco |
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Il Convento e la Chiesa |
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Veduta del Chiostro esterno del
Complesso
Conventuale di San Francesco.
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"Crocefissione" San Francesco
in adorazione e, sopra la Croce lo stemma della famiglia
Pignattelli, la stessa del pontefice Innocenzo XII
(1691-1700). Lunetta affrescata del chiostro interno del
Convento.
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Il Convento è composto oltre che dalla Chiesa, da due chiostri le
cui arcate sono sorrette da colonnine e pilastri.
Il chiostro esterno contiene affreschi riguardanti la vita di
S.Antonio da Padova di incerta datazione e piuttosto mal
conservati.
Il chiostro interno, facente parte della costruzione originaria
del XV secolo è decorato con pregevoli affreschi del 1726
riguardanti la vita di San Francesco completati da una
narrazione scritta degli episodi e dagli stemmi delle famiglie
di Canino, Cellere e Tessennano, che con le loro offerte
generose permisero la realizzazione delle opere. Pregevole è una
crocefissione con San Francesco in adorazione sovrastata dallo
stemma della famiglia Pignattelli, la stessa del Pontefice
Innocenzo XII (1691-1700).
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Il chiostro aveva al centro una vasca per le abluzioni, poi
sostituita da una cisterna per l’acqua. Dal chiostro esterno si
accede alla Chiesa dedicata all’Immacolata il cui portale
d’ingresso è in travertino e presenta gli stipiti e l’architrave
modanati e la lunetta sovrastante con fondo ed arco pitturati.
La porta, a due ante in legno, è decorata con motivi a riquadri,
con cornici modanate e reca intagliata in alto la data MDCXXXIII.
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Lunette affrescate nel
chiostro interno del Convento riguardanti la vita di San
Francesco. In alto la conversione del lupo di Gubbio; in
basso San Francesco Riceve le stimmate.
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Affresco raffigurante “La
Deposizione” opera di Antonio del Massaro detto “Il Pastura”
situato
all'interno della chiesa di San Francesco.
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All’interno della Chiesa, ad unica navata e con tetto a capriate,
troviamo a destra quattro cappelle e a sinistra l’altare. Nelle
mense di due altari delle cappelle, possiamo ammirare alcuni
affreschi eseguiti da Antonio del Massaro detto “Il Pastura”
alla metà del ‘500, nel periodo in cui questi collaborava con il
Perugino ed il Pinturicchio.
Il primo affresco dipinto a guisa di paliotto raffigura una “Deposizione”,
l’altro, situato nella terza cappella, è ancora un affresco a
guisa di paliotto raffigurante “Il Redentore”. Dello
stesso autore potrebbe essere anche una figura di santo
affrescata in una colonna.
Tra le altre opere affrescate citiamo un San Gerolamo ed un San
Francesco di incerta datazione. |
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